Argilla Espansa
Produzione dell’argilla espansa
L’argilla espansa è un materiale edilizio che si ottiene dalla cottura di sferette d’argilla in forni rotativi a 1200° C.
L’argilla viene estratta da cave a cielo aperto e lasciata stagionare per parecchi mesi all’aperto; dopodiche viene opportunamente sbriciolata e immessa in forni rotatori nei quali subisce un processo di espansione grazie alle sostanze naturali in essa contenute.
La cottura sinterizza (vetrifica) la superficie delle sferette conferendo loro un’elevata resistenza alla pressione contemporaneamente la sua struttura cellulare interna le conferisce leggerezza e un buon potere isolante.
E’ utilizzato in forma sfusa all’interno di intercapedini, coperture, pavimenti, sottotetti non praticabili, nella produzione di calcestruzzi alleggeriti termo-fonoisolanti per solai interpiano o controterra, sottotetti praticabili, coperture piane e a falda inclinata, blocchi isolanti portanti e di tamponamento, pannelli, solai, lastre prefabbricate, caminetti.
Informazioni tecnico-descrittive
L’argilla espansa è un materiale isolante inalterabile nel tempo, anche in presenza di temperature e umidità estreme, è inattaccabile da parassiti e incombustibile (“classe 0”), per tale ragione viene utilizzato come materia prima per manufatti resistenti al fuoco o refrattari.
La sua struttura cellulare e porosa contribuisce ad un buon assorbimento del rumore.
Osservazioni ambientali e precauzioni
La materia prima è abbondantemente disponibile in natura; le cave a cielo aperto, di solito in zona collinare, hanno un impatto ambientale sensibile anche se spesso vengono riconvertite a verde.
Il processo produttivo richiede un grosso dispendio di energia; dal prodotto finito non si riscontrano emissioni.
Non essendo combustibile non è possibile il riciclaggio per il recupero di energia. E’ riciclabile come inerte per il cls.