Protezione antincendio – sistemi antincendio

Protezione passiva all’incendio

La protezione dal fuoco e i metodi per garantire la sicurezza in caso d’incendio hanno assunto negli ultimi anni un’importanza sempre maggiore.
Le materie che regolano i fenomeni connessi allo sviluppo e alla propagazione di un incendio risultano estremamente complessi e diversi fra loro, per questo motivo la corretta progettazione finalizzata alla salvaguardia di persone e cose comporta l’analisi accurata del rischio e l’individuazione dei metodi di prevenzione attiva e passiva degli edifici e degli ambienti di vita e di lavoro.
I Certificati di Prova e le Omologazioni dei sistemi e dei prodotti hanno lo scopo di aiutare il Professionista nella scelta delle soluzioni costruttive e dei materiali più idonei in funzione delle più svariate esigenze progettuali.

Reazione al Fuoco

Si intende per reazione al fuoco la capacità di un materiale a non far propagare la fiamma.
Le classi di reazione al fuoco sono 6: da 0 a 5 con infiammabilità crescente.
La Classe 0 è attribuita ai materiali incombustibili.
La Classe 1 a quelli con debole propagazione di fiamma.

Le norme europee sulla reazione al fuoco dei prodotti da costruzione

Una rivoluzione totale rispetto alla attuale classificazione per la reazione al fuoco dei prodotti avviene in ambito della normalizzazione europea ove le nuove 7 Classi principali partono dal valore A1 (incombustibile) fino al valore F con una metodologia di test fissata dalle Norma EN 13501-1 e EN 13823 completamente diverse nei procedimenti.

Resistenza al Fuoco

Si intende per resistenza al fuoco la capacità di un sistema (parete, controparete, controsoffitto ecc..) di mantenere per un certo periodo di tempo, espresso in minuti, le seguenti caratteristiche R.E.I.:
R = resistenza meccanica (stabilità statica)
E = tenuta al passaggio di fumi e fiamme.
I = isolamento termico ( non innalzamento della temperatura delle termocoppie applicate sulla superficie del del sistema non esposta alla fiamma oltre i 150° C )
I diversi ambienti di un edificio, a seconda del carico d’incendio, saranno divisi in compartimenti REI dalla Classe 15′ alla 180′ ( dal quarto d’ora alle tre ore di resistenza al fuoco).
La protezione passiva all’incendio attraverso l’utilizzo di soluzioni certificate efficienti ed efficaci, consiste nell’utilizzo di numerose certificazioni di resistenza al fuoco, con diverse tipologie di applicazione, fissaggio, montaggio e con diversi prodotti e sistemi.

Le lastre a base di calcio silicato e prodotti termoespandenti.

Le lastre di calcio silicato sono utilizzate nei più diversi campi di protezione passiva all’incendio quali pareti, soffitti, riqualificazioni, canali di aerazione ed elettrici, serramenti tagliafuoco.
Sono totalmente incombustibili, hanno caratteristiche meccaniche e di stabilità al fuoco di altissimo livello e possono vantare oltre mille certificazioni ufficiali.

I materiali termoespandenti

I materiali termoespandenti offrono una gamma che copre le più diverse esigenze nel settore antincendio.
La loro principale caratteristica in caso di incendio è quella di espandere e prevenire l’estensione del fuoco e del fumo attraverso giunti e aperture.
Viene usata in elementi costruttivi ed in speciali chiusure in modo tale da evitare l’estensione del fuoco e del fumo, nelle porte tagliafuoco, serrande tagliafuoco, barriere protettive tagliafuoco, pareti e soffitti tagliafuoco, vetrate tagliafuoco, passaggi
di canaline portacavi, tubi e condotte d’aria o condotte di estrazione fumi. Espande in caso d’incendio fino ad un multiplo del suo spessore originario e forma uno strato stabile con conduttività termica limitata.

Schiuma resistente al fuoco a base poliuretanica

È una schiuma resistente al fuoco a base poliuretanica adatta alla sigillatura di giunti, piccoli varchi e interspazi fra elementi diversi di chiusura. La particolare espansione della schiuma garantisce il riempimento di varchi irregolari e con geometrie complesse, in modo che venga sempre garantita la sigillatura sia ai fumi caldi che freddi ed il rallentamento del passaggio del calore.

Le migliori soluzioni per la protezione di tutti gli elementi critici in caso di incendio.

Protezioni strutturali

La protezione degli elementi strutturali è una delle basi della compartimentazione.
Infatti, gli elementi portanti svolgono un’azione fondamentale nel mantenimento della funzionalità del compartimento tanto è vero che il loro collasso provoca la distruzione della zona coinvolta dall’incendio con conseguenti gravi danni economici e, soprattutto, agli occupanti ed ai soccorritori.
Nella normativa internazionale la protezione strutturale è estesa a moltissime tipologie di edifici e di strutture, soprattutto a causa dell’uso di materiali da costruzione che hanno una resistenza al fuoco limitata come l’acciaio o il cemento armato precompresso. Anche l’uso di strutture miste, come il latero cemento o predalles, necessita di una particolare attenzione alle caratteristiche di stabilità al fuoco e spesso è necessario sovradimensionare o proteggere le strutture per ottenere i risultati desiderati.

Strutture portanti

Le strutture portanti sono una delle più importanti tipologie di sistemi costruttivi che necessitano di verifica del loro comportamento al fuoco. La protezione di questi elementi deve essere realizzata con sistemi che riducano il riscaldamento
dell’elemento, che non ne compromettano la funzionalità e che, possibilmente, non contribuiscano al carico di incendio dell’edificio o del compartimento.
Si definiscono strutture portanti: Elementi strutturali semplici: travi, pilastri, catene, ecc. che svolgono una funzione unicamente portante e che sono generalmente realizzati in cemento armato, acciaio e legno. In questo caso la verifica di stabilità deve essere effettuata su elementi rappresentativi della struttura con dimensioni paragonabili e, soprattutto con i carichi di progetto.
Elementi di separazione portanti: muri e tramezzature portanti che svolgono contemporaneamente sia la funzione strutturale sia quella di separazione. Questi elementi sono generalmente in muratura, cemento armato o pannello compositi e misti. Anche in questo caso la verifica di stabilità deve essere sempre fatta su elementi morfologicamente uguali (o molto simili) a quelli utilizzati in realtà, con lo stesso spessore e, soprattutto, con la stessa finitura superficiale.
Elementi di copertura o di separazione orizzontale: solette, copponi, solai, ecc. che oltre ad essere autoportanti devono anche sostenere vari tipi di carichi fra i quali quello di neve, del vento o del contenuto stimato del piano superiore. Molto spesso questi elementi sono di tipo prefabbricato in c.a. e c.a.p. o in struttura mista (latero cemento, predalles). Normalmente le dimensioni standard di questi elementi sono molto grandi, quindi è necessario effettuare una serie di valutazioni anche analitiche per valutare la loro resistenza al fuoco. In ogni caso è comunque necessario verificare elementi morfologicamente uguali, con le stesse finiture e con le medesime caratteristiche geometriche.

Elementi divisori

Gli elementi divisori sono generalmente il tamponamento del compartimento. In pratica sono muri e tramezzi autoportanti con semplice funzione di chiusura e divisione interna. Gli elementi divisori sono una componente importante del compartimento perché ne delimitano i confini e, soprattutto, sono la barriera oltre la quale il fuoco non deve passare. Le grandi superfici di pareti e tramezzature suggeriscono l’uso di prodotti che non aumentino il carico di incendio generale, in modo da poter contenere i costi di protezione.
Negli elementi divisori tutti i parametri della resistenza al fuoco devono essere verificati: stabilità, tenuta ed isolamento. In particolare la verifica di tenuta deve essere eseguita sui giunti e sui punti di ancoraggio con elementi di supporto o montanti.
L’isolamento termico deve essere valutato con le stesse finiture superficiali presenti nella realtà e, soprattutto, devono essere collaudate le reali (o, in ogni caso le massime) dimensioni degli elementi comprensive di ogni tipo di giunto.
In caso di pareti leggere, anche se non previsto dalle norme italiane, dovrebbe essere controllata la resistenza meccanica sia a freddo sia dopo l’incendio.

Varchi di attraversamento e barriere passive

Gli elementi divisori devono essere attraversati da varchi che permettano il passaggio di persone o mezzi (porte e portoni) e di impianti.
Naturalmente questi varchi devono essere protetti o chiusi con sistemi aventi la stessa resistenza al fuoco definita dal carico di incendio del compartimento.
Si definiscono varchi di attraversamento tutte le aperture di comunicazione fra un compartimento e l’altro.
I varchi si dividono in:

  • Varchi tecnici: atti al passaggio di impianti tecnologici (canalette, tubazioni, passerelle, pluviali, canalizzazioni per condizionamento o estrazione, ecc.)
  • Varchi strutturali: giunti edilizi, giunti di dilatazione, ecc.
  • Varchi di comunicazione: atti a consentire il passaggio di persone o mezzi mobili ( porte, sportelli di ispezione, saracinesche, ecc.)

I varchi compromettono la funzionalità di un compartimento declassando le caratteristiche e degli elementi che li contengono. Infatti attraverso queste aperture si creano vie preferenziali al passaggio di calore, fiamma o fumi.
La protezione dei varchi costituisce una delle più importanti opere di protezione in quanto consentono di utilizzare gli elementi standard di compartimentazione senza che sia compromessa la loro resistenza al fuoco originale. Lo scopo del trattamento del varco, quindi, è quello di adeguare la resistenza al fuoco dell’apertura a quella dell’elemento di compartimentazione.
La protezione del varco consiste nella protezione o chiusura dello stesso:
Per protezione si intende il tamponamento del varco con materiali appropriati al fine di costituire una barriera passiva che impedisce la propagazione dell’incendio.
Una volta trattato il varco rimane sigillato e non più libero al passaggio ( protezione con mastici, malte, sacchetti, diaframmi, ecc.)
Per chiusura si intende il posizionamento di un elemento che, in caso di incendio, interviene automaticamente chiudendo l’apertura che normalmente è libera al passaggio (chiusura con collari antincendio, mastici termoespandenti, porte, serrande, ecc.)