Pitture per edilizia

Le pitture e le vernici sono presenti costantemente nei nostri ambienti e negli oggetti di vita quotidiana, mobili, pareti, oggetti di arredo che nella quasi totalità subiscono dei trattamenti di finitura. La Bioedilizia propone l’utilizzo di prodotti che la natura mette a disposizione, senza costi ed aggravi aggiuntivi, prodotti a basso impatto ambientale, che permettono di vivere e sentirsi meglio nella propria abitazione.
La soluzione quindi va cercata in tecniche e sostanze antiche, del tutto naturali a volte reinterpretate attraverso un aggiornamento tecnologico.
La bioedilizia sceglie sostanze interamente naturali che hanno un effetto equilibrante, mantengono la traspirabilità delle superfici trattate, mentre i pigmenti costituiti da terre naturali, offrono colori molto stabili, vivi e piacevoli al tatto.
Non comportano inquinamento,sono biodegradabili, non danneggiano chi li usa, anzi, lo mettono in contatto con sostanze di qualità che creano benessere ed armonia non producono inquinamento in fase di produzione, non sono causa di danni ambientali in fase di smaltimento perché si reintegrano nel ciclo biologico-vitale della natura da cui provengono.

Le pitture sono miscele composte da leganti, solventi, pigmenti e altre sostanze (additivi). I leganti incollano i pigmenti tra loro e la pittura sul supporto; i solventi rendono le pitture lavorabili (spalmabili); i pigmenti danno il colore e gli additivi conferiscono particolari caratteristiche.
I più comuni leganti sono la calce, colle di vario genere (caseina, amido, ecc.), oli (per esempio olio di lino), resine naturali (dammar, gommalacca) o sintetiche.
I solventi possono essere acqua, alcoli e ìdrocarburi naturali (olio di trementina, olio citrico, alcol, ecc.) o sintetici (acquaragia, toluene, benzene, etilacetato, ecc.). I pigmenti possono essere terre colorate, coloranti vegetali o sintetici. Gli additivi sono sostanze che facilitano la formazione della pellicola (pellicolanti), migliorano la lavorabilità (plastificanti, emulsionanti), impediscono la formazione di muffe (conservanti), accelerano l’essiccazione (siccativi), ecc..

Le pitture possono essere classificate in base a diversi criteri quali:

  • la quantità dei leganti contenuti: velature, tempere o tinteggiature, vernici, lacche;
  • il tipo di legante: pitture a calce, ai silicati, alla caseina, pitture acriliche e aichidiche, ecc.;
  • il tipo di solvente: pitture idrosolubili, a solventi, a reazione;
  • il tipo di supporto: pitture per supporti minerali, vegetali e metallici;
  • l’origine degli ingredienti: naturali e sintetici.

Pittura a calce

La pittura a calce rappresenta il sistema di finitura murale più usato e apprezzato negli ultimi 10.000 anni.
La ragione è legata alle sue peculiari caratteristiche: colore estremamente bianco, alta riflessione della luce, proprietà antisettiche, versatilità e, non ultimo, alto valore estetico delle superfici trattate .Una pittura a calce, o imbiancatura a calce, è una pittura minerale, costituita da una sospensione diluita di grassello di calce in acqua, ossia da latte di calce.
Una volta in opera, con il processo della carbonatazione, si determina un sottile film pittorico costituito da milioni di microcristalli di calcite che, grazie alle loro proprietà ottiche, riflettono e diffondono la luce assorbita, determinando caratteristiche tecniche ed estetiche non comuni in altri materiali di fìnitura.

Pitture alla caseina

Queste pitture sono composte da acqua, caseina (legante), inerti e un pigmento che può essere per esempio calce spenta. Nelle pitture alla caseina prive di calce possono formarsi delle muffe e perciò molti prodotti preconfezionati contengono anche conservanti (solventi organici, agenti antimuffa). Le pitture alla caseina sono igroscopiche, idrorepellenti, lavabili, asciugano velocemente e possono essere applicate anche su carta da parati. L’aggiunta di olio di lino le rende ancora più resistenti e idrorepellenti.

Pitture con colla

Il legante in queste pitture idrosolubili è una colla che può essere d’amido, di cellulosa, di pesce, ecc.; nei prodotti commerciali viene usata soprattutto la metilcellulosa. Come tutte le pitture idrosolubili, possono contenere anche conservanti antimuffa.
Le pitture alla colla sono molto economiche, igroscopiche, resistenti al contatto, ma non all’acqua e perciò vengono applicate solo all’interno su sottofondi minerali e su carte da parati.

Vernici ad olio

La base di queste vernici è l’olio di lino che funge da legante e da pellicolante; inoltre contengono solventi, pigmenti e siccativi. Il solvente usato nei prodotti commerciali è di solito l’acquaragia, mentre in quelli “naturali” vengono usati olio di trementina, olio citrico e altri oli naturali. Le vernici ad olio formano una pellicola poca igroscopica e possono essere applicate su fondi minerali neutri e su legno. Di solito non creano problemi per la salute; l’impatto ambientale è contenuto, ma le emissioni di solventi possono essere notevoli. I leganti sono ottenuti principalmente da materie prime rigenerabili.

Pitture ai silicati

Gli ingredienti di queste pitture sono silicato di potassio (legante), acqua e pigmenti resistenti agli alcali (per esempio ossido di titanio, ossido di ferro). Le pitture ai silicati sono leggermente disinfettanti, funghicide, molto durevoli, idrorepellenti, resistenti all’azione di basi, agli acidi e all’abrasione. Vengono applicate soprattutto all’esterno su murature e intonaci minerali non troppo lisci e privi di gesso ai quali aderiscono per mineralizzazìone dei silicati. La migliore adesione garantisce l’applicazione su sottofondi minerali freschi e re non pretrattati.
Le pitture ai silicati non comportano rischi per la salute e per l’ambiente.

Pitture acriliche

Le pitture acriliche trovano oggì una vasta applicazione in quanto sono idrosolubili (contenuto di solventi organici < 10%) e aderiseono su vari sottofondi (intonaco, legno, metallo), sia all’interno che all’esterno. I solventi organici contenuti servono principalmente come pellicolante e conservante ed evaporano rapidamente durante l’applicazione (le emissioni sono relativamente basse).
I pigmenti bianchi sono in genere calce, ossido di titanio, o polvere di gesso.
Sono preferibili i prodotti con un contenuto di solventi organici inferiore al 2% e di additivi (antimuffa e siccativi) inferiore allo 0,5%. Le pitture acriliche sono termoplastiche, il loro impatto ambientale è notevolmente maggiore

Pitture su legno

Per Il trattamento dei legni esistono velature e vernici. Preferibili sono le velature che penetrano più in profondità, non alterano l’igroscopicità del materiale e possiedono buone caratteristiche elettrostatiche. Le vernici invece formano una pellicola che impedisce il naturale scambio di umidità tra legno e ambiente, inoltre possiedono pessime caratteristiche elettrostatiche.

Velature

Le velature sono trasparenti e possono essere incolori o leggermente colorate, idrosolubii o a solventi. Esse proteggono il legno dallo sbiadimento e dall’imbrattamento senza coprirne il disegno e le venature. I leganti possono essere resine naturali o sintetiche. Ecologicamente più sostenibili sono quelle a base di resine naturali (dainmar, colofonia, ecc.), benché il loro contenuto di solventi, normalmente alcoli e balsamo di trementina, possa raggiungere valori tino al 50%. Nelle velature idrosolubili il contenuto di solventi è inferiore al 15%, ma questi prodotti possono contenere conservanti e alcali (ammoniaca, ammine). Le velature colorate (pigmentate) sono più idrorepellenti di quelle incolori e quindi più adatte per il trattamento dei legni in ambienti umidi (bagni, saune).

Vernici

La composizione delle vernici è simile a quella delle velature, ma il loro contenuto di leganti è più alto e quello di solventi organici più basso (< 10%), inoltre contengono additivi come pellicolanti, plastificanti, siccativi e, quelle colorate, anche pigmenti. Le vernici non penetrano molto in profondità così come le velature, formano bensì una pellicola dura, compatta, idrorepellente, resistente e poco igroscopica, che impedisce lo scambio di umidità tra legno e ambiente ed è per questo motivo che i legni freschi e umidi non si dovrebbero verniciare.

Vernici a base di resine naturali

Le vernici a base di resine naturali formano pellicole brillanti e dure, ma piuttosto fragili e la loro essiccazione richiede più tempo rispetto a quella delle vernici sintetiche. L’impatto ambientale è contenuto, ma le emissioni di solventi possono essere notevoli I leganti sono ottenuti principalmente da materie prime rigenerabili. Il periodo dì essiccazione è relativamente

Vernici acriliche

Le velature sono trasparenti e possono essere incolori o leggermente colorate, idrosolubii o a solventi. Esse proteggono il legno dallo sbiadimento e dall’imbrattamento senza coprirne il disegno e le venature. I leganti possono essere resine naturali o sintetiche. Ecologicamente più sostenibili sono quelle a base di resine naturali (dainmar, colofonia, ecc.), benché il loro contenuto di solventi, normalmente alcoli e balsamo di trementina, possa raggiungere valori tino al 50%. Nelle velature idrosolubili il contenuto di solventi è inferiore al 15%, ma questi prodotti possono contenere conservanti e alcali (ammoniaca, ammine). Le velature colorate (pigmentate) sono più idrorepellenti di quelle incolori e quindi più adatte per il trattamento dei legni in ambienti umidi (bagni, saune).

Vernici a reazione

Le vernici (lacche) a reazione servono specialmente per il sigillamento superficiale di parquet, mobili e altri prodotti di legno, in quanto possiedono un’alta resistenza chimica e all’urto. La loro pellicola dura e molto resistente si forma per reazione chimica e acquista le caratteristiche di una vera e propria materia plastica che sigilla completamente la superficie del legno. I leganti sono resine sintetiche (epossidiche, poliuretaniche, formaldeidiche, poliesteri insaturi, metilmetacrilati).
Le vernici a reazione possono essere monocomponenti o bicomponenti: le prime sono pronte all’uso, mentre le altre vengono miscelate solo al momento dell’applicazione.

 

Trattamenti leggeri del legno

Cere

Per rendere i legni idrorepellenti spesso basta un trattamento con cere. Le cere accentuano la marezzatura, chiudono i pori e le piccole fessure senza compromettere lo scambio di umidità tra il legno e l’ambiente. Prima di trattarle, le superfici devono essere ben pulite, asciutte ed eventualmente impregnate con un olio di fondo, olio di lino o una velatura. La ceratura non è molto durevole, ma può essere facilmente ripetuta. Si consiglia l’uso di prodotti a base di cera d’ape o di cere vegetali. Le cere che si trovano in commercio possono avere un alto contenuto di solventi e pertanto occorre procedere a una scelta accurata dei prodotti.

Olio

In confronto alle cere, gli oli penetrano meglio in profondità, proteggono meglio dall’acqua e dall’imbrattamento e, come le cere, non compromettono l’igroscopicità del legno. Gli oli più adatti sono l’olio di lino e altri oli vegetali cotti;. Sulle finestre e su altri elementi esposti alle intemperie, l’olio si dà normalmente a due o tre mani: prima si dà un olio leggero diluito , che penetra in profondità e asciuga più rapidamente, poi si danno oli sempre più densi che formano una sottile pellicola sulla superficie. Per il trattamento di pavimenti in legno (non sigillati), si consigliano oli duri con un contenuto dì solventi pari al 10% e oltre. Il trattamento con olio è semplice, economico e anche ecologico.

Mordenti

I mordenti sono pigmenti d’origine naturale (minerale, vegetale, animale) o sintetica che colorano il legno senza coprirne il disegno e la venatura. Si tratta di solito di sali solubili in acqua, in olio di trementina, in emulsioni cerose o in solventi organici (alcol, trementina). Siccome i mordenti non si fissano nel legno e sono molto sensibili all’umidità e alla luce, occorre un ulteriore trattamento superficiale, per esempio con oli o cere. Dal punto di vista ecologico sono preferibili i mordenti idrosolubili e privi di pigmenti sintetici.

Pittura su metallo

Le superfici ferrose vengono di solito pretrattate con una pittura antiruggine e poi colorate con vernici .Le vernici di copertura sono normalmente quelle a base di resine sintetiche o naturali. Sono consigliabili quelle naturali, prive di metalli pesanti (Pb, Cr, Cd, Zc, Co, ecc.) e di solventi organici (< 2%). Dopo l’applicazione delle vernici a base di resine sintetiche, possono verificarsi emissioni di monomeri residui (acido acrilico, acido metaerilico, stirene, ecc.) e di solventi, ma in considerazione del fatto che in una casa le superfici metalliche da trattare non sono grandi, l’impatto ambientale delle vernici è riferibile in gran parte alla loro produzione.