Intonaci

L’intonaco ha una triplice funzione: conferire alle pareti e ai soffitti una finitura regolare ed esteticamente valida, proteggere il sottofondo sul quale viene applicato ed esercitare un effetto equilibrante sul clima interno. Per adempiere a quest’ultima funzione deve consentire la diffusione del vapore acqueo e assorbire l’eccesso di umidità nell’aria.
Gli intonaci vengono eseguiti con malte composte da inerti, acqua e uno o più leganti .Questi ingredienti vengono impastati in determinate proporzioni, a seconda dell’applicazione e dei requisiti richiesti. Gli inerti possono essere sabbia, polvere di marmo, pozzolana e argilla cotta (coccio pesto). I leganti più comuni sono la calce, il cemento, il gesso e l’anidrite.

Intonaci interni

L’intonaco preferibile per interni è quello eseguito con malta di calce in quanto è traspirante e non altera il comportamento fisico della muratura. Gli intonaci eseguiti con malte cementizie non consentono la diffusione del vapore e il loro effetto sul clima interno è piuttosto negativo.

Intonaci esterni

L’intonaco esterno deve essere idrorepellente, ma non impermeabile, e deve permettere la diffusione del vapore per consentire l’asciugatura della muratura.

CLASSIFICAZIONE DEGLI INTONACI

Gli intonaci, oltre a poter essere classificati in intonaci interni ed esterni, possono anche essere distinti in due principali categorie:
intonaci ordinari: che impiegano materiali, attrezzature, tecniche di esecuzione e maestranze comuni;
intonaci speciali: che ricorrono all’uso di sostanze additive con caratteristiche particolari, che soddisfano prestazioni speciali.